Rigorosa, ma delicata, geometrica e lineare. L’architettura della residenza si manifesta in questa duplice valenza, tipica del fiore che le ha dato il nome: Dalie. Due edifici, una stessa anima, contemporanea.
Un progetto nato dall’estro creativo e dell’esperienza di Paolo Portoghesi, progettista e intellettuale dell’architettura italiana.
Sinuose ed abbondanti, le logge esprimono appieno il movimento, qui caratteristica fondante del disegno architettonico. Il verde, che adorna gli spazi esterni, crea giochi di linee e forme accoglienti e suggestivi.
Ambienti esterni da cui ammirare il panorama della campagna romana che fa da sfondo, in un clima di benessere ancestrale.
Respirare la natura, i suoi profumi, essenze, ed aromi. Partendo dai giardini privati della residenza, si inizia a familiarizzare con la vita all’aria aperta, qui valore assoluto, per una vita che incede lentamente.
Si giunge poi al verde comune, dove socializzare stando nella natura, per poi approdare nella vegetazione ricca di Parco Talenti.